giovedì 4 novembre 2010

Ma io almeno credo

Credo che ci sia un momento preciso in cui ognuno è chiamato a decidere che tipo di persona vuole essere, e credo che di fronte ad un torto si possa anche fare la scelta consapevole di non rispondere alla provocazione.  Di non scendere a quel livello. 
Ma che questo non voglia dire per forza subire. Né essere più deboli. 
Credo che non reagire alla cattiveria, alla stupidità o alla superficialità, all'ignoranza, all'egoismo o all'odio che ci vengono rovesciati addosso non voglia dire essere meno capaci di difendersi.     
Di nuovo, come troppe volte ormai, mi trovo di fronte alla stessa persona, quella che doveva essere di famiglia, ma che non ha esitato ad abbandonarmi quando ero più sola, più debole e quando avevo più bisogno.
Ma anche stavolta scelgo di credere solo in me stessa, nella mia forza d'animo e di volontà più che nella lusinga del potere o nella logica delle conoscenze che contano.   
Ancora una volta credo fermamente che le energie vadano sempre spese per costruire e mai per distruggere, e credo che non si debba cadere nella tentazione di una sana e liberatoria vendetta,  perché vendicarsi può anche far gongolare per dieci minuti, per un giorno o per una settimana, ma non c'è soddisfazione più grande del dimostrare a quelli che ci hanno fatto del male che loro, per noi, non esistono neppure. Che tanto ce la facciamo lo stesso. Nonostante loro e nonostante tutto.
Credo che ci siano dei valori che vanno difesi sempre, anche a costo di sembrare ingenui, perché sono quelli che ci fanno sentire in pace con la coscienza e che ci rendono migliori.
Credo che in certi momenti si possa solo prendersi un respiro profondo, dedicarsi a un pò di shopping compulsivo e alzare gli occhi al cielo a contare le stelle.  
E credo sempre nel rumore assordante di chi sa davvero tacere.         

23 commenti:

  1. "e credo sempre nel rumore assordante di chi sa davvero tacere" : porca puzzola si, quello sì che fa male :(

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  2. io la penso come te...e sai...a volte devo anche giustificarmi del fatto di tacere. Non tutti ci riescono. E' una grande conquista a mio avviso. Che non porta danni.

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  3. Da sempre affermo che il silenzio e l'indifferenza siano le cose che feriscono maggiormente. A me, almeno, fanno un male atroce. Decisamente si...bisogna imparare a ripagare con questa stessa moneta. Mi dai un po' di ripetizioni? ;-)

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  4. Sono d'accordo solo in parte. Io sono stata tutte e due le versioni, quella che tace e quella che decide per la "vendetta". Ora sono quella che tace.

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  5. La vendetta a me non da nessuna soddisfazione, salvo rarissimi casi, quindi evito.
    Il silenzio e l'indifferenza invece li pratico spesso, costano poco ed hanno un notevole effetto pratico!

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  6. Ti ho trovata :) un bacione! Dolly

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  7. non rimango zitta nemmeno dal dentista. mai. non sono capace di tacere e nemmeno mi interessa farlo. preferisco sputarti e ricevere addosso ogni verità ogni schifezza anzichè interpretarla. il silenzio va interpretato e spesso non si è abbastanza intelligenti per capire i contenuti o i messaggi contenuti nel "nondire". morirò urlando, morirò brandendo una spada.. non mi ha portata a nulla e nemmeno mi porterà domani da nessuna parte. non è che urlando si vince o si sovrasta... ma è la mia natura. (anche in questo caso POTEVO e non sono STATA in silenzio...) bacio

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  8. @ Only: si, che fa male. Fa male anche a chi lo adotta, però...

    @ Chanel: Si, in verità è un'arte un pò zen. E si fa una gran fatica! Però porta risultati, secondo me.

    @ Penny: mia cara... non ho niente da insegnare a nessuno. Anzi, da te, credo che avrei tanto da imparare perchè sei una persona fantastica!

    @ Libby: a me la vendetta ha portato pochi frutti. Con certe persone, soprattutto con certe persone, non vale neanche la pena vendicarsi.

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  9. Acchiappasogni4/11/10 2:49 PM

    Ciao, sono acchiappasogni, alle volte il silenzio e l'indifferenza sono quelli che fanno più male...io non sono portata per la vendetta, sono più per l'indifferenza, dopo che ho subito un torto difficilmente cerco la vendetta, elimino e lascio cadere la persona nell'indifferenza...poi dipende sempre chi è che mi ha fatto il torto e che genere di torto.
    In libero so che si potevano mandare messaggi privati, anche qui si può? avrei bisogno di chiederti un consiglio...se posso naturalmente...

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  10. @ Agata: secondo me, soprattutto, il silenzio rende l'idea del valore che attribuisco a certe persone: zero. Non valgono nemmeno una parola. Ecco, questo è il senso.

    @ Dolly: ciao cara! Che piacere vederti qui!

    @ Madame: guarda, io pure sono sempre molto diretta, e parlo molto ma molto chiaramente alle persone. A volte, però, credo semplicemente che non ne valga la pena. Chi non capisce il silenzio non capirebbe nemmeno una bella vendetta. Non mi sporco le mani, ecco. PS. No che non dovevi star zitta, qui. Sul mio blog, ogni opinione è ben gradita! Bacio a te

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  11. Io un pò sono zen (tipo oggi) e un pò spaccherei tutto (come ieri)....
    Devo ancora raggiungere la pace dei sensi.
    Il mio carattere e modo di essere mi impone un NO netto alle cattiverie, ai soprusi, alla meschinaggine, all'invidia, alla cattiveria. Specialmente contro di me.
    Allora, generalmente, se sei contro di me io ti faccio guerra, ma con filosofia.
    Vorrei essere più menefreghista e serena, ma ancora proprio non ci riesco :(

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  12. @ Acchiappasogni: penso si possa mandare i messaggi privati, anzi, sicuramente si può, ma non so come si fa. Scrivimi sul profilo di libero, in privato, che ti do la mia mail. Bacio

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  13. Acchiappasogni4/11/10 2:57 PM

    OK...ti scrivo subito sul profilo di libero, pensavo non entrassi più da "quelli" ;-)...
    Grazie...Bacio anche a te...

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  14. @ Cipì: Io parlo e a volte mi vendico quando credo che ne valga la pena, nel senso che devo poter almeno sperare l'interlocutore sia in grado di capire. Questa persona non lo è, reagire vorrebbe dire farlo con le sue stesse armi (bassezze) quindi vale di più ignorarla. E' un messaggio più eloquente!

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  15. Penso che imparare a rispondere con il silenzio sia l'arma migliore ma la più difficile da usare. Ho sempre e solo scoperto per caso e a posteriori che il mio silenzio aveva creato esattamente l'effetto voluto. Ci vuole maturità, saggezza, esperienza. E tu, sono sicura che abbia tutte e tre queste qualità. Una cosa che non sono ancora riuscita ad imparare è... a dimenticare! Per quanto mi sforzi, per quanto abbia ignorato e sia passata oltre a torti e cattiverie, a distanza di decenni ricordo perfettamente tutto, e questo non mi giova affatto! Buona giornata!

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  16. Chi non capisce le parole non capisce nemmeno i silenzi, anzi li porta a casa come una vittoria.
    Ma hai ragione, bisogna trovare la forza di non sporcarsi le mani se non ne vale la pena. Bisognerebbe... :-) Bacio.

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  17. SAPER TACERE è IL PIU ALTO SINTOMO DI INTELLIGENZA....PS SEI TU CHE NN MI "CAGHI" PIU............................................TI ASPETTO A TRENTO!

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  18. Dunque, dopo anni di vita vissuta sono giutno a questa conclusione. La vendetta va dosata: non sempre è la riposta appropriata. Il silenzio, in alcuni casi, è un'ottima vendetta. Ma più in generale, la vendetta deve esserci solo se c'è la certezza che faccia veramente male. Se serve solo a far il solletico, meglio ingoiar il rospo e impegnare le energie in altri modi. Ma le volte che riesce a far male, da delle gran soddisfazioni.
    Un fiore.
    tm

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  19. anche io vado a momenti a come mi prende l'ira!!!

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  20. Sono d'accordo con te....il "non ti curar di loro ma guarda e passa" spesso è l'arma migliore..soprattutto un arma a favore di se stessi!

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  21. acc... qui non c'è la risposta ad albero, vero? :-))

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  22. @ Hella; ti ringrazio per avermi pensata così matura, saggia ed esperta. :-)
    Quanto al fatto di dimenticare, credo che non solo non si possa, ma che non si debba farlo. Questo non farebbe che farci abbassare le difese. Nei confronti di certa gente proprio non si può mai farlo...

    @ Brandy: credo che con certe persone non si possa fare altro che rimanere in silenzio. In questo caso, in particolare, credo sia così.

    @ Carrie: Come no??? Tu, invece, quando vieni a trovarmi in Emilia?? ;-)

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  23. @ tm: credo che comunque, in questo caso specifico (credo tu abbia anche capito a chi mi riferisco nel post), ogni tipo di reazione significherebbe dare a questa persona troppa importanza. Merita meno di niente. Un fiore a te

    @ Rucolina: ma l'ira è un pò pericolsa. Come dice il Liga, "uno sfogo fa sbagliare spesso la misura"...

    @ Alice: come si dice... se la persona è zero, l'offesa non conta?? Si, son d'accordo... :-)

    @ Gabriele: ma ciao!! Ben arrivato!! ;-)

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